Torta Mimosa

Torta mimosa: una ricetta facile e veloce per preparare il classico e delizioso dolce della festa della donna.

Ingredienti: Pan di spagna (da dividere in 3 strati di cui 1 strato per la decorazione);

Per la crema: 400 g di latte, 120 g di zucchero, 40 g di amido di mais, 4 tuorli d’uovo, scorza di limone e 100 g di panna montata;

Per la bagna 120 g d’acqua, 50 g di zucchero e 50 g di limoncello.

Stracciatella in brodo

La Stracciatella in brodo, un’antica ricetta Marchigiana.

Ingredienti: 3 uova, 3 cucchiai di parmigiano, 3 cucchiai di pangrattato, noce moscata, scorza di limone, un pizzico di sale e brodo di gallina o di cappone.

Per il brodo di cappone gli ingredienti sono: cappone, carne di manzo, carota, patata, sedano, cipolla, sale e acqua.

Plumcake alle carote con yogurt

Il Plumcake alle carote con yogurt – ricetta di Sal De Riso di “È sempre mezzogiorno”

Ingredienti: 200 g di carote, 80 g di tuorlo, 0,5 g di sale, 100 ml di olio EVO, qualche goccia di succo di limone, 140 g di albume, 200 g di zucchero, 200 g di mandorle in polvere, 200 g di farina 00, 10 g di lievito per dolci, 100 g di yogurt, la scorza di arancia e lo zucchero a velo. (diametro della tortiera 24 cm)

Panini di Sant’Antonio

La ricetta dei panini di Sant’Antonio Abate, Santo protettore degli Animali.

Il 17 gennaio è la festa di Sant’Antonio Abate e nelle Marche c’è la tradizione della benedizione degli animali e della preparazione e benedizione delle “Panette” o panini di Sant’Antonio.

Ingredienti: 600 g di farina 0, 80 g di zucchero, 1 pizzico di sale, 1 uovo, 50 g d’olio di semi, 250 ml di latte, 20 g di lievito di birra, 1 tuorlo d’uovo, qualche cucchiaio di latte, un pizzico di zucchero semolato.

Cappelletti Marchigiani

I Cappelletti, la ricetta di Natale e per tutte le feste nelle Marche.

Ingredienti:

Per la sfoglia 300 g di farina e 3 uova;

Per il ripieno: 220 g di macinato misto (maiale, manzo e pollo), 50 g di mortadella, una salsiccia, 50 g di parmigiano, sale, pepe, noce moscata e burro.

La Ruota festosa

La Ruota festosa, delizioso dolce Natalizio, ideale per ogni momento della giornata. Ricetta di Natalia Cattelani – di È sempre mezzogiorno

Ingredienti: • Impasto: 350 gr farina 00, 120 gr zucchero, 100 gr yogurt intero, 2 tuorli d’uovo, 60 gr olio evo, 10 gr lievito per dolci vanigliato; • Ripieno: 250 gr confettura di ciliegie ( o altro frutto), 15 gr cacao amaro, polvere di caffè, 40 gr noci tritate; • Decorazione: 1 uovo sbattuto, granella di zucchero, ciliegie candide.

La Torta Soffice

Un semplice, gustoso dolce d’Autunno. La ricetta della Torta soffice con farina di mais e castagne.

Ingredienti: 150 gr di farina di mais, 100 gr di farina di castagne, 50 gr di farina 00, 100 gr di zucchero, 100 gr di olio di semi di girasole, 100 gr di latte, 3 uova, 50 gr di miele e 16 gr di lievito vanigliato per dolci. (Tortiera 20 cm di diametro)

Il Castagnaccio

È tempo di castagne e questa è la ricetta del Castagnaccio, un dolce tipico delle Marche. Ingredienti: 300 gr di farina di castagne, 380 gr di acqua fredda, 50 gr di zucchero, 10 gr di olio EVO, uvetta, pinoli, gherigli di noci, rosmarino e 1 pizzico di sale, (tortiera 20 cm di diametro).

Torta Soffice con farina di mais

La ricetta della Torta Soffice con farina di mais. Una semplice e veloce ricetta per una soffice colazione o una gustosa merenda.

Ingredienti: 200 gr di farina di mais, 150 gr di zucchero di canna, 3 uova, 8 gr di lievito per dolci, 8 gr di vanillina e zucchero a velo per la decorazione (tortiera 20 cm di diametro)

I borghi marchigiani sono il futuro del nostro turismo

Petritoli

Viaggiare alla ricerca dei piccoli borghi significa scoprire luoghi ricchi di storia, di cultura e di tradizioni, ecco perché sono molto amati dai turisti.

Una vacanza tra i borghi più belli delle Marche e tra i castelli di una regione antica è un’esperienza ricca di fascino, custode della bellezza di opere artistiche, chiese, musei e stili architettonici.

Loreto

Castello di Gradara

Posti incantevoli da visitare per chi vuole tuffarsi nella storia e conoscere leggende appassionanti.

Carnevale di Offida “Li Vlurd”

Luoghi dove è possibile vivere in armonia con la natura.

Santuario Madonna dell’Ambro

Posti dove è possibile scoprire e gustare i prodotti alimentari tipici locali.

Brodetto di pesce

Le Marche non sono solo arte, cultura e natura, la cucina marchigiana può essere definita come una variegata tradizione culinaria, genuina e appetitosa, che imbandisce le tavole con prelibatezze sempre diverse a seconda dei luoghi e delle stagioni.

Olive all’Asolana

Chi sono i Turisti dei borghi?

Sono i giovani alla riscoperta delle proprie radici storiche, affascinati dalle meraviglie paesaggistiche, tra castelli, musei e basiliche, passeggiano tra i borghi, assaporano i piatti della tradizione e riscoprono i mestieri antichi.

Museo della calzatura

di Sant’Elpidio a Mare

Sono gli appassionati di enogastronomia, sempre alla ricerca di sapori e tradizioni autentiche.

Viaggiano per scoprire gusti e sapori sempre nuovi.

Le Marche offrono una cucina varia perché utilizzano materie prime dall’entroterra e dal mare.

Ogni borgo racchiude ricette tramandate di generazione in generazione e ogni luogo è famoso per i suoi prodotti tipici, dai salumi ai vini, dai formaggi al pesce.

Sagra delle Quaglie

di Monte Vidon Combatte

Sono i turisti che fuggono dalle grandi città allaricerca di benessere e natura.

I borghi marchigiani sono sinonimo di buon vivere, gusto e tradizioni.

Passeggiando tra le vie dei piccoli centri, grazie all’armonia tra paesaggio e borgo, i turisti sono coinvolti in una esperienza piacevole ed entusiasmante.

Castello della Rancia

Tolentino

Sono gli stranieri, sempre più affascinati dallo stile di vita autentico e a “misura d’uomo” dei borghi marchigiani con le loro tradizioni e i piaceri della tavola.

Sempre più spesso alla ricerca dei tesori nascosti dell’Italia.

La Palombara

di Monte Vidon Combatte

Una vacanza nei borghi delle Marche è un’esperienza da vivere e gustare.

Partecipare insieme ai vignaioli alla raccolta dell’uva e alle prime fasi di lavorazione, per poi degustare il vino e assaggiare i piatti tipici locali, dopo aver contribuito attivamente alla loro preparazione. Significa immergersi nelle meraviglie di un territorio per vivere un’esperienza unica.

Piccoli borghi, vicini tra loro, offrono ai turisti un patrimonio culturale, storico e ambientale, equiparabile ad un grande agglomerato cittadino.

Quindi, sono in grado di trattenere i visitatori per più giorni nel proprio territorio, con iniziative tese a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico, come ad esempio, i mercatini con specialità enogastronomiche e dell’artigianato, e le varie sagre con degustazione dei prodotti tipici, musica dal vivo, e la presentazione delle tradizioni e dei costumi locali.