Il nostro impegno

Il nostro territorio, le Marche, l’Italia intera, ha bisogno di noi, del nostro impegno, del nostro lavoro, della nostra creatività, della nostra fantasia, ma soprattutto della nostra forza.

Perché noi abbiamo la forza di metterci in gioco e lottare per la realizzazione delle nostre idee, dei nostri progetti, dei nostri sogni.

In un famoso discorso all’Università di Stanford Steve Jobs pronunciò la sua celebre frase “Siate affamati, siate folli”.

Perché anche noi siamo affamati (e dobbiamo essere affamati di conoscenza, sapere, esperienza) e folli (dobbiamo osare per il nostro benessere e per realizzare i nostri sogni).

Quindi, dobbiamo sviluppare le conoscenze per realizzarci al meglio.

La formazione e aggiornamento costante sono la chiave del successo.

E comunque, va detto che, i migliori imprenditori sono quelli che hanno la forza di mettersi in gioco e lottare per la realizzazione delle proprie idee.

Come Edison diceva “Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica

Come possiamo trasformare un sogno in un progetto fattibile?

Per farlo, dobbiamo cercare di risponder a queste domande:

1) Come descriviamo il nostro prodotto/servizio? Con quali dettagli?

2) Quali necessità soddisfa questo prodotto? Quale problema risolve? oppure Quale desiderio realizza?

3) Quali sono i nostri potenziali clienti? (Chi è disposto a pagare per ricevere il nostro bene o servizio?)

4) In quale settore ci inseriamo? Quali sono i nostri concorrenti? In cosa ci differenziamo rispetto a loro?

Se riusciamo a rispondere a queste domande il nostro progetto inizierà a prender forma.

Piergiorgio Cianitto

Pronti per ricominciare

Il Coronavirus è l’emergenza che si supera rispettando le regole.

La rinuncia che ciascuno di noi è chiamato a compiere è determinante per il benessere di tutti. Se tutti rispetteremo le regole indicate, il Paese potrà rialzare presto la testa”. A dirlo è il premier Giuseppe Conte in un’intervista a Repubblica sull’emergenza coronavirus.

Possiamo farcela? Dobbiamo farcela!

Rispettare le regole non significa smettere di vivere ma cambiare il modo in cui interagiamo con gli altri.

Spesso ci lamentiamo di non avere mai il tempo per poter leggere, informarci, formarci, oppure per riflettere su quali sono i nostri sogni, i nostri desideri, i nostri obiettivi nella vita.

Quale occasione migliore per poterlo fare?

Noi possiamo scegliere di vivere questo momento come l’occasione per rivedere la nostra vita e migliorarci, sia a livello personale che professionale.

Possiamo vivere i tanti limiti che questo periodo ci impone per riflettere su noi stessi e la nostra crescita personale.

Quindi, più tempo per informarci e per autoformarci.

Perché tempo di crisi vuol dire anche rinnovarsi e migliorare.

Non può piovere per sempre!”

E quando splenderà di nuovo il sole,

noi dobbiamo essere pronti per ricominciare!

La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.” (Confucio)

Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte.” (Khalil Gibran )

L’ora più buia è quella che precede il sorgere del sole.” (Paulo Coelho)

Piergiorgio Cianitto

 

Il Museo della Calzatura – Sant’Elpidio a Mare – Marche

A Sant’Elpidio a Mare, nel cuore delle Marche, dove sorge il distretto Calzaturiero Fermano – Maceratese, nel 1998 è stato creato un importante spazio espositivo rivolto interamente all’universo della scarpa, per valorizzare e custodire una parte fondamentale della sua storia, Il Museo della Calzatura “Cav. Vincenzo Andolfi”

Nel museo vengono illustrate le trasformazioni che hanno subito le calzature, dai primi approcci medievali fino alle produzioni più recenti che, in molti casi, rappresentano delle vere opere d’arte, frutto dell’abilità e della maestria degli artigiani locali. Il Museo conserva migliaia di reperti tra scarpe, forme e strumenti per la lavorazione, donati dalle aziende del settore o da privati.

Borghi delle Marche – Paesi da visitare

In viaggio nelle Marche

Santuario della Santa Casa di Loreto

Una vacanza tra le dolci colline delle Marche, di antichi borghi e di castelli di una regione antica. I borghi marchigiani sono luoghi di storia e tradizione. Luoghi che sanno accogliere il visitatore con calore, e lo fanno immergere nelle atmosfere del Medioevo.

Castello di Gradara

Un viaggio nelle Marche, non frettoloso, porta a vedere meraviglie. (Guido Piovene)

Monte Conero

Rocca di Acquaviva Picena

Conoscete le Marche? Siete mai stati o solamente passati per le Marche? Provate a rivolgere queste due domande quando vi capiti, la risposta sarà sempre la stessa: no, non ci siamo mai stati. Eppure è uno dei paesi più belli, più italiani che si possano dire: uno di quei paesi che meglio corrispondono
all’idea e alla nozione stessa d’Italia. (Carlo Bo)

Castello di Montefiore

Chiesa di San Claudio al Chienti

Offida

C’è qualcosa di magico e indefinito nelle Marche. Quando vi avvicinate a uno dei suoi centri abitati, ecco che vi trovate a fare i conti sempre e soltanto con la luce che investe e solleva le città. (Carlo Bo)

Fermo

Torre di Palme

Sarnano

La collina marchigiana, volgendosi verso l’interno, è quasi un grande e naturale giardino all’italiana. Non è la collina toscana, né quella umbra. E’ dolce, serena, patetica, lucida, priva di punte. Passando tra i coltivi delle valli ubertose nelle belle giornate si vedono tutte le piante luccicare all’unisono come se le foglie fossero patinate di cera.
(Guido Piovene)

Sotto al mite chiaror dell’alte stelle

e presso al mar sonante,

sul clivio dolce che Appenin distente,

la Marchigiana terra mia riposa. (Guglielmina Ronconi)

Così benedetta da Dio di bellezza, di varietà, di ubertà, tra questo digradare di monti che difendono, tra questo distendersi di mari che abbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano, tra questa apertura di valli che sorridono… (Giosuè Carducci)

Le Marche sono un libro aperto di Storia dell’Arte. (Vittorio Sgarbi)

Castelfidardo

Santuario della Santa Casa di Loreto

Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia

Tolentino – Ponte del Diavolo

Osimo

Monte Vidon Combatte

Montecassiano

Magliano di Tenna

Monteleone di Fermo

Montegiorgio

Montottone

Ponzano di Fermo

Montelupone

Non basta leggere le Marche in prossimità del mare, è necessario tagliare questa linea litoranea con le stupende valli che portano dal mare ai monti; anche qui è tutta una serie di suggestioni che ci  portano a correggere e a accrescere le prime impressioni. (Carlo Bo)

Naufragar m’è dolce in questo mare

Sognando la prossima vacanza al mare…

Le Marche e il Mare Adriatico

Naufragar m’è dolce in questo mare (Giacomo Leopardi)

Nessuna casa dovrebbe essere senza vista sul mare. Ogni casa dovrebbe appartenere al vento e alle onde. Il mare e la casa dovrebbero vivere insieme per sempre, come due fanciulli che si siedono uno di fronte all’altro e si confidano i loro segreti. (Fabrizio Caramagna)

 

Lido di Fermo

Lo spettacolo del mare fa sempre una profonda impressione. Esso è l’immagine di quell’infinito che attira senza posa il pensiero, e nel quale senza posa il pensiero va a perdersi. (Madame de Staël)

Il Conero

Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, lì, proprio lì, c’è il mare… (Luis Sepulveda)

Civitanova Marche

Ho passato la giornata a medicarmi le ferite con i raggi del sole.
Ho passato il pomeriggio a cancellare la mia infelicità con l’acqua salata.
Ho passato la sera a togliere le paure dalla mente, mettendovi dentro stelle e canzoni.
Se qualcuno mi chiede come ho passato la mia giornata al mare, io rispondo: “A guarire”.
Perché nient’altro al mondo mi guarisce come il mare. (Fabrizio Caramagna)

Marina di Altidona

Il mare è un trattato di pace tra la stella e la poesia. (Alain Bosquet)

Porto Sant’Elpidio

Che, poi, io il mare lo ascolterei all’infinito. A tutto volume. Con gli occhi piantati sul soffitto del cielo. A immaginarmi la vita. (Fabrizio Caramagna)

Porto Recanati

Non si può essere infelice quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento. (Irène Némirovsky)

Non ho mai visto le onde arrendersi, anche per questo amo il mare.

Come finanziare un’impresa: con l’Equity Crowdfunding

Cos’è l’Equity Crowdfunding?


L’Equity Crowdfunding rappresenta una forma di raccolta di capitali attraverso piattaforme web, che consente agli investitori potenziali di sottoscrivere azioni e/o quote di Piccole e medie Imprese, diventandone soci a tutti gli effetti.


In questo modo le imprese riescono a reperire i fondi necessari allo sviluppo dei propri progetti mentre gli investitori hanno la possibilità di investire il proprio denaro in attività imprenditoriali ad alto potenziale di crescita.


Quali sono i requisiti di accesso per le imprese?


Inizialmente, la legislazione italiana aveva stabilito che l’accesso alle piattaforme abilitate alla raccolta di capitali fosse riservato soltanto alle Start up e alle PMI innovative.

La situazione invece risulta ora modificata, a seguito degli interventi normativi apportati dapprima con la legge di stabilità 2017 (legge n. 232/2016), poi con i correttivi introdotti con il d.l. n. 50/2017 e con il d. lgs. n. 129/2017, di attuazione della direttiva 2014/65/UE.

Per individuare le piccole e medie imprese rilevanti ai fini dell’equity crowdfunding il regolamento UE n. 1129/2017 ha stabilito che possono definirsi piccole e medie imprese quelle società in possesso di almeno due su tre dei seguenti criteri, in base al più recente bilancio annuale o consolidato:

° numero medio di dipendenti nel corso dell’esercizio inferiore a 250;

° totale dello stato patrimoniale non superiore a 43.000.000 di euro;

° fatturato netto annuale non superiore a 50.000.000 di euro.


Quali possono essere gli offerenti?


° le piccole e medie imprese(come definite dall’art. 2, par. 1, lett. f), primo alinea, del regolamento UE n. 2017/1129);

° la società start-up innovativa, compresa la start-up a vocazione sociale e la start-up turismo (come definite rispettivamente dagli artt. 25, commi 2 e 4 e 11-bis del d.l. n. 83/2014, convertito con modificazioni dalla l. n. 106/2014);

° la piccola e media impresa innovativa – “PMI innovativa” (come definita dall’art. 4, comma 1, del d.l. n. 3/2015, convertito con modificazioni dalla l. n. 33/2015);

° l’organismo di investimento collettivo del risparmio – “OICR” – che investe prevalentemente in piccole e medie imprese (come definito dall’art. 1, comma 2, lett. e), del decr. ministero dell’economia e delle finanze 30 gennaio 2014);

° le società di capitali che investono prevalentemente in piccole e medie imprese (come definite dall’art. 1, comma 2, lett. f), del decr. ministero dell’economia e delle finanze 30 gennaio 2014).

Quali possono essere gli investitori?


Sono coloro che investono nei progetti pubblicati sui portali di equity crowdfunding
Chiunque può decidere di investire il proprio denaro nei progetti presentati.

Il Regolamento Consob stabilisce che, per la buona riuscita della raccolta, una percentuale almeno pari al 5%(del 3% per le offerte effettuate da piccole e medie imprese in possesso della certificazione del bilancio e dell’eventuale bilancio consolidato, relativi agli ultimi due esercizi precedenti l’offerta, redatti da un revisore contabile o da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili) del totale dell’offerta deve essere sottoscritta da soggetti particolarmente qualificati, i quali possiedono adeguati strumenti professionali per valutare la qualità delle singole offerte.
La campagna di equity crowdfunding si considera conclusa con successo se viene raccolto almeno l’obiettivo minimo prefissato. In assenza di uno dei due presupposti, l’offerta non si perfeziona ed i fondi raccolti durante la campagna vengono restituiti ai sottoscrittori.

Come finanziare un’impresa: con il Confidi

Che tu sia un giovane che sceglie di mettersi in proprio, o un imprenditore in fase di espansione della propria attività, richiedere un prestito ad una banca può essere una scelta obbligata ma anche molto difficile.

Di fatto, per ottenere un finanziamento da una banca è necessario esibire almeno una garanzia.

Quindi, conoscere alcuni strumenti che favoriscono l’accesso al credito come i Confidi o il Fondo di Garanzia per le PMI potrebbe essere molto utile.

Infatti la garanzia offerta dal Confidi permette ad aziende e liberi professionisti di accedere al credito bancario e ottenere condizioni agevolate, come ad esempio l’abbattimento del tasso d’interesse.

Che cos’è il Confidi?

Il Confidi è un consorzio che esercita l’attività di garanzia collettiva dei fidi. La sua attività è quella di prestare la propria garanzia verso la banca nel caso che le imprese chiedano dei finanziamenti, in modo da agevolare l’accesso al credito destinato alle attività economiche e produttive.

A chi è rivolto?

A tutte le imprese che hanno bisogno non solo di una garanzia affidabile per accedere al credito, ma anche di far parte di un consorzio di imprese operanti in un determinato settore.
Possono accedere ai servizi dei Confidi operanti nei vari settori tutte le PMI ubicate sul territorio nazionale.

Perché rivolgersi ad un Confidi?

Perché l’impresa si assicura un garante affidabile nella richiesta di credito, assicurandosi molte possibilità in più di accesso ai finanziamenti. L’attività dei Confidi minimizza i rischi per le banche dovuti a eventuali insolvenze dei clienti: per questo l’erogazione del credito è più protetta e agevolata.

Come funziona?

La domanda di garanzia deve essere presentata al Confidi (con cui l’impresa sarà associata) utilizzando la modulistica prevista dalla convenzione appositamente stipulata tra la Banca ed il Confidi stesso. Mentre la banca svolge la propria istruttoria riguardo al finanziamento chiesto, anche il Confidi analizza la richiesta di garanzia per il credito a cui si vuole accedere. Una volta terminata l’istruttoria, la banca invia la propria delibera al Confidi. Acquisita tale delibera, il Confidi comunica sia alla banca che all’impresa richiedente il risultato della propria analisi: se positiva, la garanzia sarà attivata e verrà stipulata l’erogazione del finanziamento garantito all’impresa.

 

Fare impresa nel fermano

Dal turismo, al terziario, all’artigianato, quale attività economica possiamo intraprendere nella provincia di Fermo?

Non si esportano solo merci, si possono “esportare” anche la bellezza dei luoghi, i paesaggi meravigliosi, città d’arte e spiagge. E l’Italia possiede un immenso tesoro paesaggistico, storico, culturale ed artistico.

Questo è turismo, ed è un settore con una enorme potenzialità di crescita, e rappresenta una delle maggiori “industrie” italiane.

La provincia di Fermo con le sue splendide località balneari, e i sui pittoreschi borghi della collina fermana, rappresenta un valido esempio di luogo da esportare, cioè da visitare.

Infatti, il territorio fermano ha una forte vocazione turistica, con sevizi all’avanguardia garantiti da un ottimo sistema ricettizio, alberghi, ristoranti, pizzerie, chalet e bar gelaterie.

E non solo, caratterizzata da elevati livelli di qualità della vita, la provincia di Fermo è un’ottima destinazione dove trasferirsi per vivere meglio.

Inoltre, il territorio fermano fa parte del distretto industriale della calzatura, e quindi si caratterizza per una forte presenza dell’artigianato, con un’antica tradizione nel settore calzaturiero.

La presenza di manodopera qualificata, ha permesso lo sviluppo della produzione di calzature di famose “griffe” come Loriblu, Tod’s, Hogan, Bikkembergs, e tanti altri, e un indotto importante di subfornitura di qualità per le aziende locali ed internazionali, nel quale è possibile sviluppare ulteriori filiere produttive.

Oltre al turismo e all’artigianato, nel territorio fermano sono in crescita le attività comprese nel settore terziario, ovvero l’insieme delle attività economiche che producono servizi e prestazioni rivolte a famiglie ed imprese, cioè:

  1. servizi di informazione, comunicazione e marketing;
  2. attività professionali scientifiche e tecniche;
  3. attività immobiliari e noleggio;
  4. agenzie di viaggio;
  5. attività finanziarie e assicurative;
  6. attività professionali e di consulenza;
  7. servizi di supporto alle imprese;
  8. attività artistiche e sportive;
  9. attività sanitarie e altri servizi sociali.

Piergiorgio Cianitto

L’Infinito (Giacomo Leopardi)

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

Inno alle Marche

 

Inno alle Marche

La Musica è di Giovanni Allevi ed il Testo di Giacomo Greganti.

Nel cuore avrò i monti azzurri,
Il mare e poi le verdi terre…
Regione mia, luogo d’arte e poesia,
se io domani dovessi andar via,
vivrei soltanto per ritornare..
Perché ogni giorno io penso a te

Ovunque vai, ritroverai
gente serena e libertà
Piccoli borghi e operose città
L’anima immensa del grande poeta
che ha illuminato la nostra vita
sempre vivrà per l’eternità

se ritorni
se ritorni
tu ritrovi il sorriso
la regione delle Marche:
il Paradiso

se rimani
se rimani
da domani vivrai
tutto un mondo di felicità

Ovunque andrai respirerai
un grande senso di dignità
I paesaggi del gran Raffaello
Puoi rivedere passando di qua
Sono le Marche la terra mia
Luogo di pace e di umanità